Reddito
di Cittadinanza
Crisi,
crisi e ancora crisi. Calano i consumi, chiudono le imprese, aumenta
il debito pubblico, la crisi investe tutti. Famiglie, giovani,
imprenditori, è a rischio un presente e un futuro. La crisi entra
sempre più nel vivo, c’è un vortice chiamato “povertà” che
stà risucchiando ogni cosa, chiunque, anche i ricchi e i potenti. Se
si continua di questo passo presto molte famiglie non avranno più la
corrente elettrica, l’acqua, per non dire cibo. Servono misure
urgenti, per scardinare la crisi, restituire dignità al cittadino,
renderlo comunque autosufficiente e autonomo, con il lavoro o non. La
disoccupazione giovanile
sale al 37,1 %, il tasso
generale all’11,1 %, i massimi livelli dal 92. A questi vanno
aggiunti i cassaintegrati, che non vengono considerati disoccupati.
L’inflazione? 3%! Fin quando reggeranno gli ammortizzatori sociali?
E i cittadini?
Siamo
messi male! L’Italia è a rischio povertà! Ma il dato reale sarà
sicuramente salito, visto che i dati si riferiscono a novembre 2012.
Dice la relazione UE:
“C’é
un alto rischio di entrare nella povertà e basse possibilità di
uscirne, con la creazione di una massiccia trappola della povertà”
. Si parla di “Austericidio”. La sola austerity fine a se stessa
è sbagliata, visto che in tempi di crisi, è un rimedio
peggiore del male stesso in quanto ammazza
l’economia invece di resuscitarla. Un esempio: Portogallo.
Ha fatto i “compiti a casa” richiesti dalla Troika ma oggi
si trova in una situazione di recessione cronica da cui non sa come
uscirne, con disoccupazione al 16% e la gente che si riversa in
Piazza. Chiarissimo scenario da austerity fine a se stesso che non
può che portare alla catastrofe, se non intervenvono i correttivi
per la crescita e gli investimenti. Certo, la coperta è corta, ma se
non si trovano soluzioni, per l’Italia e gli altri paesi più
deboli, sarà la fine.
Quale
misura urgente per i cittadini, ovvero il pilastro dello stato e
dell’economia?
BIN
ITALIA, un’associazione per il reddito garantito, un gruppo
di sociologi, economisti, filosofi, giuristi, ricercatori e
liberi pensatori da anni si occupano di studiare, progettare e
promuovere interventi indirizzati a sostenere l’introduzione di un
reddito garantito in Italia. Si tratta anche di una direttiva Europea
del 92, quasi ignorata tutt’oggi dalla politica Italiana insieme a
Grecia ed Ungheria. Il reddito di cittadinanza, chiamato anche
reddito di esistenza, reddito minimo garantito, reddito universale
e
reddito minimo di esistenza, è una forma di sostegno economico che
fa parte di una visione politico-economica pensata in passato da
alcuni teorici non solo europei. Oltre a garantire i bisogni primari
della persona, il reddito di cittadinanza
è
inteso come un reddito di entità tale da consentire alle persone di
vivere in una propria abitazione e rendersi comunque autonomi dalla
famiglia dopo la maggiore età. Sul sito bin-italia.org
sono disponibili documenti i quaderni molto interessanti, che
dimostrano che l’iniziativa è fattibile oltre che necessaria.
Andiamo
alla politica. Come detto prima, in Italia i politici l’hanno quasi
sempre ignorata. Infatti, in data 15 marzo 2012, hanno sottoscritto
un disegno di legge i senatori Enrico Musso (PL), Teresa Armato (Pd),
Giuseppe Astore (Gruppo Misto), Maurizio Fistarol (Udc), Elio
Lannutti (Idv), Vincenzo Oliva (Autonomie), Massimo Palmizio (Pdl),
Luciana Sbarbati (Movimento Repubblicani Europei), Helga Thaler
(SVP), REDDITO MINIMO , MISURE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE, delega al
governo per l'istituzione di un reddito minimo garantito di
cittadinanza. Il DDL è in esame. Si spera che il prossimo governo ne
prenda atto.
Atto
Senato n. 3113
XVI
Legislatura -
Testo DDL 3113
(
PDF)
Molti
sono i dubbi di alcuni economisti, come l’innalzamento immediato
dell’inflazione, ma molte sono anche le certezze degli stessi
economisti. Andrebbe rivisto il concetto di “reddito”. Con il RDC
si rimetterebbe in circolazione moneta, molti ammortizzatori sociali
potrebbero essere cancellati, si eliminerebbe il ricatto politico
all’occupazione, le offerte di lavoro tornerebbero ad essere più
dignitose ed interessanti, aumenterebbero i consumi e soprattutto i
cittadini riusciranno ad avere garanzie sull’esistenza.
Molti
sarebbero sicuramente gli effetti, positivi e negativi. Ma servono
sicuramente delle misure urgenti.
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