venerdì 1 marzo 2013

Maria Iacono (Pd): 'Stop alle trivelle nel Canale di Sicilia'

“La possibilità di effettuare trivellazioni nel canale di Sicilia, e in maniera particolare nel tratto che interessa anche Comuni della Provincia di Agrigento tra cui Sciacca e Ribera, al solo scopo di sondare il sottosuolo marino rappresenta un rischio per l’intero ecosistema marino che sicuramente potrebbe snaturare il profilo della costa interessata. In questo senso credo che la vicenda delle concessioni ad operare qualsiasi forma di trivellazioni nel territorio della Provincia di Agrigento meriti alcune riflessioni, non è plausibile che tali provvedimenti vengano autorizzati senza un preventivo parere degli Enti Locali interessati e senza un’adeguata conoscenza dei luoghi”.
 Lo afferma la dirigente del Pd di Agrigento, Maria Iacono, che tra non molto approderà alla Camera dei Deputati dove sulla vicenda ha presentato ieri unìinterrogazione al Governo il parlamentare Angelo Capodicasa. “Ritengo – aggiunge Maria Iacono - che in presenza d’iniziative di tale portate private o pubbliche che siano sia necessario garantire un opportuno protaganismo da parte dei territori interessati. Ritengo doveroso, rispetto ad una tematica così delicata che rischia di modificare il profilo culturale e le prospettive di sviluppo della nostra provincia esprimere la mia contrarietà ad iniziative anche off-shore finalizzate a determinare ritorni economici assolutamente in contraddizione con il rispetto e la salvaguardia ambientale dei nostri territori.
Di contro . prosegue la Iacono - ritengo che sia necessario anche nella prossima Legislatura proporre tutta una serie d’intereventi che ci consentano di delineare uno sviluppo ecosostenibile che parta dalle caratteristiche di quei luoghi naturalmente vocati ad uno sviluppo che parta dal basso e dalla concertazione con il territorio in grado di esprimere bellezze paesaggistiche, eccellenze agro-alimentari, patrimoni di storia e di cultura. Sin da subito mi adopererò per sentire le associazioni, gli amministratori dei territori interessati e cercare di individuare insieme a loro le soluzioni possibili”. Fonte: www.comunicalo.it

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