sabato 23 marzo 2013

Ponte Verdura: i blocchi contengono rifiuti speciali!


I deputati agrigentini del Pd Maria Iacono, Angelo Capodicasa e Giuseppe Lauricella   hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ha come oggetto la vicenda del crollo del ponte sovrastante il fiume Verdura
ed i ritardi in merito alla realizzazione dei lavori di rifacimento dello stesso.
Nell’interrogazione, i parlamentari evidenziano la “drammatica situazione in cui si trova la Provincia di Agrigento dopo il crollo del ponte che ha reso estremamente difficili i collegamenti della intera Sicilia occidentale; creando disagi enormi alla circolazione delle persone e delle merci recando inoltre  pregiudizio all’economia di una vasta zona, in particolare nel settore dell’agricoltura, del pescato e del turismo”.
Inoltre i parlamentari democratici hanno “messo in luce gli incomprensibili e colpevoli ritardi da parte del ANAS  nel fare fronte alla situazione che si è determinata e  nel predisporre idonei rimedi anche temporanei, e percorsi alternativi  che risultano assolutamente inadeguati.
Infatti, al fine di costruire un passaggio temporaneo a senso unico alternato a fianco della campata del ponte crollato è stato necessario alzare degli argini per deviare il flusso delle acque e  l’ANAS a questo fine ha conferito incarico ad una impresa con una spesa di 40 mila euro circa per ben due volte gli argini stessi sono stati travolti dalle acque configurando così un errore tecnico e lo sperpero del denaro investito”.
Inoltre – si legge – “a seguito delle  forti sollecitazioni dei sindaci e di diversi comitati spontanei e dei cittadini, l’ANAS  è ricorsa all’acquisto di grossi blocchi di cemento sempre con l’obiettivo di costruire degli argini; dopo la messa in opera degli stessi blocchi  si è scoperto che un notevole quantitativo di questi blocchi (circa 130) sono risultati contenenti rifiuti speciali e perciò sottoposti a sequestro da parte delle autorità giudiziarie; tutto ciò premesso i sottoscritti parlamentari chiedono al ministero dei trasporti e delle infrastrutture: di conoscere l’impresa che ha fornito i blocchi; se la stessa impresa ha partecipato o partecipa ad altri lavori e se nel caso non si ritenga di estendere la verifica anche ad altri manufatti; se il Ministro dopo le ripetute prove di inefficienza e pressappochismo non ritiene attivare un’ispezione sull’operato di dirigenti dell’ANAS”.
Intanto, Maria Iacono, Angelo Capodicasa, Tonino Moscatt, Giuseppe Lauricella, hanno presentato un‘interpellanza parlamentare alla presidenza del Consiglio dei ministri nella quale oltre a denunciare i disagi dei cittadini si chiede di proclamare lo stato di crisi così come tra l’altro è stato deliberato dalla giunta Regionale Siciliana.

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